Eolico
L’eolico sfrutta l’energia cinetica del vento convertendola in elettricità tramite aerogeneratori composti da rotore, navicella, torre e sistemi di conversione. I parchi possono essere onshore (a terra) o offshore (in mare), connessi alla rete tramite cabine MT/AT e sottostazioni.
È una fonte rinnovabile, con costi in calo e fattori di capacità tipicamente superiori al fotovoltaico nei siti migliori. In Italia contribuisce in modo strategico alla transizione energetica con una produzione annua di decine di TWh e una capacità installata superiore a 10 GW, tra le principali fonti rinnovabili nazionali.
Il potenziale nazionale si concentra su dorsali appenniniche, isole e aree costiere. Crescono repowering e revamping dei siti storici per aumentare energia prodotta a parità di suolo. L’offshore sta sviluppando la filiera con progetti fixed-bottom e floating, integrazione di storage e requisiti di flessibilità di rete.
Tematiche trattate
Mercato del lavoro e applicazioni reali dell’eolico in Italia
L’ecosistema eolico italiano comprende onshore distribuito e progetti offshore in sviluppo, con modelli di business che vanno da PMI specializzate a grandi developer, EPC e IPP. Le dinamiche occupazionali variano per taglia, localizzazione e stadio progetto (sviluppo, costruzione, esercizio).
Nel segmento onshore (impianti da pochi a decine di MW) le attività spaziano da misure anemometriche, micrositing e permessi alla connessione, cantiere e commissioning. In esercizio, O&M gestisce SCADA, condition monitoring, ispezioni e sicurezza, con team locali e service regionali.
Il repowering è un driver chiave: sostituisce turbine datate con macchine da multi-MW, riducendo il numero di aerogeneratori e aumentando la produzione. Richiede competenze su dismissione, riciclo dei materiali (pale in composito) e relazioni con le comunità.
L’offshore attiva una filiera estesa: porti per pre-assemblaggio, cantieristica, fondazioni, cavi sottomarini, logistica e O&M con mezzi dedicati. Cresce la domanda di tecnici GWO, ingegneri marini, HSE e profili per project controls e procurement.
Sul fronte commerciale si combinano aste FER e PPA corporate, con crescente attenzione a gestione dei rischi (prezzi, tassi, supply chain) e a bilanciamento e previsioni meteo-energetiche. Per gli operatori di taglia, l’asset management integra finanza, tecnica e dati.
Lungo la catena del valore operano OEM di turbine, contractor BoP civile/elettromeccanico, società di survey, ingegneria, HSE, certificatori, banche e assicurazioni. La specializzazione per segmento (onshore vs offshore) e territorio è decisiva per la crescita professionale.
Gli operatori del mercato
Tendenze occupazionali nel settore eolico in Italia
Competenze richieste nell’eolico
Formazione consigliata per lavorare nell’eolico
Onshore (a terra)
Parchi eolici installati su aree collinari e costiere, con torri ancorate su fondazioni in calcestruzzo e connessione in media/alta tensione. È oggi la tipologia più diffusa in Italia e la più matura a livello autorizzativo e di filiera.
Competenze specifiche richieste
Offshore fixed-bottom
Turbine installate su fondazioni infisse o gravitarie in acque relativamente basse, con assemblaggio in porti di pre-assemblaggio e posa tramite mezzi navali specializzati. Elevata producibilità e progetti di grande scala.
Competenze specifiche richieste
Offshore floating (galleggiante)
Turbine su piattaforme galleggianti ancorate ai fondali con cavi dinamici; abilita siti profondi con vento più costante, ampliando molto il potenziale installabile lungo le coste italiane.
Competenze specifiche richieste
Evoluzione del ruolo e opportunità di carriera
Ricerca e sviluppo, innovazione e nuove professioni
Offerte di lavoro come Eolico
Non ci sono opportunità aperte in ambito Eolico al momento.